8.Apr
L'arido cultura è l'insieme degli accorgimenti volti a consentire la coltivazione
delle piantagioni commerciali in ambiente arido cioè in assenza di irrigazione e in
presenza di precipitazioni minime È importante tenere conto della temperatura
durante la fase di crescita delle piante, poiché essa è un fattore determinante per
il periodo della maturazione.
Anche il vento ha la sua importanza, in quanto accelera l’evaporazione dell’acqua
presente nei terreni porosi e, in presenza di sabbia costringe gli agricoltori a
costruire degli sbarramenti per evitare che le coltivazioni siano ricoperte di
sabbia.
Si parla di agricoltura eroica quando i frutti delle coltivazioni nascono e crescono in ambienti ostili.
Attualmente, vengono prodotte circa 130 tonnellate di vegetali nelle serre del Sahara Forest Project, sfruttando una superficie di circa 3 ettari. Ma, se tutto procede senza intoppi, nei prossimi anni gli ettari diventeranno 200, capaci di restituire circa 34.000 tonnellate di frutta e verdura. Oltre a fornire almeno 800 posti di lavoro, le serre del deserto potrebbero offrire un contributo alimentare importante all’interno di uno scenario geopolitico complesso e ricco di tensioni.
Il tutto sarà possibile grazie alla coltivazione in serre refrigerate con l’acqua salata attinta da bacini scavati appositamente, cui saranno affiancati un impianto solare a concentrazione e uno di desalinizzazione dell’acqua.
Fu il biologo Richard St. Barbe Baker, nel 1952, durante una spedizione nel Sahara, il primo a proporre una "barriera verde" per opporsi all'avanzata del deserto: la sua idea per contenere il deserto era quella di realizzare una lunga fascia alberata larga 50 km
La Paulownia tomentosa, conosciuta anche come Kiri, albero dell’imperatrice o più semplicemente paulonia, è una specie arborea originaria dell’Asia orientale. Da qualche anno sta iniziando a diffondersi anche nel nostro Paese. L’interesse per questa pianta appartenente alle Lamiales sta crescendo in tutto il mondo per via dei suoi eccellenti usi ambientali e industriali. Si tratta, infatti, di un albero dalla crescita velocissima e con un legno molto pregiato, che ha, inoltre, la capacità di assorbire molte sostanze inquinanti per l’ambiente.
Nello scenario attuale, caratterizzato da cambiamenti climatici e dal riscaldamento globale, la scoperta di metodi di coltivazione in ambienti aridi e in progressiva desertifica è uno strumento utile e importante per una forma di sviluppo sostenibile da praticare in ambienti deserti
La palma da dattero è l’albero più importante delle oasi.
I datteri che produce, per il loro elevato contenuto zuccherino, costituiscono un alimento fondamentale per le popolazioni
dei deserto del Sahara e di quello arabico.
La palma da dattero era considerata dagli Egizi simbolo di fertilità, raffigurata dai Cartaginesi nelle monete e nei monumenti e utilizzata da Greci e Latini come ornamento per celebrazioni trionfali. Nella tradizione cristiana, le foglie rappresentano un simbolo di pace e ricordano l'entrata di Gesù in Gerusalemme.
Per ridurre al minimo il consumo di acqua, le foglie delle piante che vivono nel deserto si trasformano fino a diventare spine come nelle cactacee, o sono ricoperte di una fitta peluria che rallenta la traspirazione, come molti arbusti. Spesso le piante del deserto possiedono appositi tessuti di riserva in cui si conserva l’acqua assorbita durante la pioggia, per cui vengono chiamate piante succulente. I cactus sono le piante succulente più note del deserto americano. Essi hanno dimensioni variabilissime, dal saguaro gigante, ai piccoli cactus rotondi. Assumono spesse forme cilindriche e anche sferiche, esponendo quindi alla luce la minima superficie evaporante.